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Rise Against Hunger Africa: un viaggio di scoperta.

Aurora, dopo una laurea triennale in Sviluppo Economico e Cooperazione Internazionale all’Università di Firenze e una magistrale in Sviluppo Locale e Globale all’Università di Bologna è arrivata da noi con l’entusiasmo e la determinazione che ancora oggi la contraddistinguono: in Rise Against Hunger Italia coordina il team comunicazione e la sua attenzione alle sfide complesse legate alla povertà, alla disuguaglianza, ai conflitti e ai cambiamenti climatici non si spegne mai. Nel 2024 ha avuto l’opportunità di viaggiare per qualche mese in Sudafrica, al fianco di Rise Against Hunger Africa, che ringraziamo di cuore. Questo è il suo racconto.

By Aurora Calosi on March 25, 2025

Dopo circa un anno di collaborazione con Rise Against Hunger Italia, ho iniziato ad avvertire la necessità e il desiderio di vedere in prima persona alcuni dei principali progetti realizzati dalla mia organizzazione e di scoprire la destinazione di molti dei pasti che impacchettiamo durante i nostri eventi in tutta Italia ed Europa. Così ho deciso di partire per Johannesburg, in Sudafrica, e lì sono rimasta per tre mesi. A Johannesburg ha sede Rise Against Hunger Africa, un punto di riferimento per numerose iniziative di sviluppo locale e di lotta alla fame.

Sin dai primi giorni, sono stata accolta con grande disponibilità e affetto sia dal CEO di Rise Against Hunger Africa, Brian Nell, che dal resto del team: la loro apertura mi ha permesso di immergermi da subito e a fondo nelle varie attività operative dell’organizzazione.

ECD Connect: nutrizione e istruzione per i più piccoli.

Rise Against Hunger Africa opera attraverso tre sedi in Sudafrica, portando avanti diverse iniziative per contrastare la fame e migliorare l’istruzione fin dalla prima infanzia. Il programma principale, ECD Connect, si concentra sulla fornitura di pasti nutrienti ai bambini tra 1 e 6 anni all’interno delle scuole, garantendo un’alimentazione adeguata in una fase cruciale della crescita e incentivando la frequenza scolastica.

Uno degli obiettivi chiave di ECD Connect è il supporto agli asili (Early Childhood Development Center) non registrati: gli asili non registrati sono asili “informali” nati da una necessità concreta delle persone del luogo e sono asili appunto non iscritti da nessuna parte (per essere registrati negli elenchi del Dipartimento dell’istruzione e beneficiare dei fondi statali, infatti, bisogna rispettare alcuni standard minimi sia strutturali che logistici). Grazie ai pasti donati da Rise Against Hunger queste scuole generano dei risparmi che vengono poi reinvestiti in settori essenziali come la formazione del personale, il miglioramento delle infrastrutture e dei materiali didattici. Così, in maniera graduale e sostenibile, gli ECD possono arrivare a soddisfare gli standard richiesti dal Dipartimento dell’Istruzione per ottenere la registrazione ufficiale, quella che permette l’accesso ai fondi statali.

Ma l’intervento non si ferma qui: il programma ECD Connect, infatti, promuove anche la sostenibilità e la creazione di microimprese. Molti centri hanno trasformato semplici strutture in ambienti educativi fiorenti, offrendo opportunità di lavoro e qualifiche professionali alle donne della comunità. Con infrastrutture di qualità e personale preparato, queste realtà diventano più attrattive per le famiglie, innescando un circolo virtuoso di crescita e autosufficienza. L’obiettivo finale non è solo garantire istruzione e nutrizione ma creare un cambiamento duraturo, capace di migliorare il futuro delle comunità coinvolte.

Agricoltura sostenibile e sviluppo comunitario

Durante la mia permanenza a Johannesburg, ho avuto la possibilità di visitare vari ECD di diversi livelli, molti dei quali situati a Orange Farm, un insediamento a 45 km a sud di Johannesburg. Questa comunità informale e in via di sviluppo, con i suoi circa 80.000 residenti, è stata scelta da Rise Against Hunger Africa per il crescente bisogno di sicurezza alimentare e sviluppo delle competenze.

Proprio a Orange Farm, in poche settimane, è stato avviato un progetto di agricoltura sostenibile basato sulla realizzazione di orti da parte di alcuni membri della comunità, e la costruzione di un Training Hub per lo svolgimento di corsi di formazione dei partecipanti al progetto. L’obiettivo principale è quello di formare il maggior numero possibile di membri della comunità, insegnandogli a mettere in pratica le competenze acquisite e a coltivare il proprio cibo, promuovendo così autosufficienza e resilienza. Al contempo, gli ortaggi coltivati presso il Training Hub vengono distribuiti agli ECD della zona, arricchendo con verdure fresche i pasti già forniti da Rise Against Hunger.

Ogni visita ha portato con sé volti, storie e momenti indimenticabili. Ho potuto incontrare insegnanti appassionate, donne che ogni giorno si impegnano per costruire un futuro migliore per i bambini della loro comunità. Ho parlato con madri che, grazie ai pasti distribuiti dai programmi di Rise Against Hunger, possono assicurare ai propri figli un’alimentazione nutriente, fondamentale per il loro sviluppo fisico e cognitivo.

Il valore della collaborazione.

Il Sudafrica è un paese di contrasti, dove le immense bellezze naturali convivono con realtà sociali complesse. Con questo viaggio ho avuto l’opportunità di immergermi in un contesto ricco di sfide ma anche di incredibile resilienza, dove le azioni concrete per combattere fame e povertà prendono vita ogni giorno. Il lavoro di Rise Against Hunger si basa sulla collaborazione, non solo tra i diversi uffici sparsi nel mondo, ma anche con partner locali, istituzioni e comunità. Grazie a questo approccio è possibile raggiungere migliaia di persone ogni anno, fornendo loro gli strumenti necessari per costruire un futuro più luminoso.


Dopo questi tre mesi di esperienze importanti sul campo, sono tornata a casa con una consapevolezza più profonda dell’impatto che il nostro lavoro può avere sulle comunità. Ho visto con i miei occhi come un pasto può fare la differenza nella vita di un bambino, come un’insegnante sia in grado, con il giusto supporto, trasformare la sua scuola e come la collaborazione tra le persone diventi il motore di cambiamenti concreti. Questo viaggio mi ha dato ancora più motivazione per continuare a lavorare nella lotta contro la fame, con la certezza che ogni piccolo gesto può contribuire a un impatto duraturo.