Nello Zimbabwe, colpito da una gravissima crisi alimentare causata dalla siccità, è sempre più difficile garantire giorni sereni ai bambini e alle bambine tra i banchi di scuola. Rise Against Hunger Italia ha fissato un obiettivo importante: confezionare 2 milioni di pasti per fronteggiare l’emergenza alimentare di un Paese sull’orlo della carestia, garantendo l’accesso al cibo nelle scuole e fronteggiando malnutrizione e assenteismo.
Secondo le ultime stime delle Nazioni Unite, 5,9 milioni di persone nelle aree rurali e 1,7 milioni di persone nelle aree urbane potrebbero trovarsi ad affrontare una fame acuta e i dati forniti dal Paese affermano che il 57% delle persone che vive nelle zone rurali vedrà un ulteriore peggioramento delle condizioni di insicurezza alimentare tra gennaio e marzo 2025.
Non facciamoci trovare impreparati, agiamo per tempo.
Taona ha dodici anni e vive a quarantacinque km da Zvishavane, in Zimbabwe. Frequenta il sesto anno della scuola primaria di Mapedza e tutti i giorni, per arrivare a scuola, deve percorrere sei chilometri a piedi. Per Taona, però, il tragitto oggi è un po’ più difficile, sapendo che il suo gemello, che è malato ed è rimasto a casa, consumerà come lui il primo e unico pasto la sera. Taona sa che deve farsi coraggio e fare del suo meglio per affrontare la giornata scolastica senza aver mangiato nulla. Senza perdere il sorriso, Taona ci racconta come il terreno della sua famiglia sia stato colpito dalla terribile siccità dei mesi scorsi: tutto il raccolto è andato perduto e per la prima volta suo padre ha dovuto cercare lavoro nei campi della vicina miniera d’oro, per guadagnare i soldi necessari a comprare il mais al prezzo elevato di 8 dollari al secchio, quasi tre volte il costo normale. Taona ci racconta di non essere l’unico studente ad arrivare in classe senza aver mangiato nulla: sono in molti a poter mangiare soltanto la sera, di ritorno da una giornata a scuola. Poi durante l’intervallo corre a giocare con i suoi amici, che condividono la sua stessa storia e lo stesso destino, e ci affida parole di speranza: “Mio padre tornerà quando inizierà la stagione delle piogge e noi pianteremo i nostri raccolti. L’anno prossimo Dio ci farà raccogliere di più”.
La storia di Taona e di tutti gli altri bambini e bambine dello Zimbabwe ci racconta di una popolazione stremata dalla siccità, che ha aggravato una situazione già precaria, ma che nello stesso tempo non perde la speranza di vivere giorni diversi: aiutiamoli a rendere concreti questi nuovi giorni, sosteniamo insieme il progetto di confezionare 2 milioni di pasti per lo Zimbabwe. Non facciamoci trovare impreparati, agiamo per tempo: anche un piccolo contributo può fare la differenza, aiutaci in un progetto ambizioso in cui stiamo riponendo tutti i nostri sforzi e le nostre possibilità.
Le storie e le immagini sono state raccolte da Adra Zimbabwe che ringraziamo per la collaborazione.